Data: 11 febbraio 2005
Giornale: La Repubblica
LA STORICA BAND RIPRENDE LA SCENA DOPO L’ADDIO DEL LEADER E LA MORTE DI STEFANO FACCHIELLI
L'album si chiama Sciuoglie 'e cane: "Si tratta di brani estratti da prove: siamo un collettivo, non soltanto singoli artisti"
di Nino Marchesano
Un doppio album dal vivo per riprendersi la scena anche senza Raiz. Gli Almamegretta chiudono un capitolo della loro nuova carriera senza sedersi sugli allori, ma guardando al futuro, con nuove idee nella testa e con il ricordo di Stefano nel cuore. "Sciuoglie 'e cane Live 2004", questo il titolo del Cd dal vivo pubblicato dall'etichetta degli Alma "Sanacore" (distribuzione Self, al prezzo di 12,90 euro) offre l'opportunità alla storica cult-band napoletana degli anni Novanta di tracciare un bilancio e verificare lo stato delle cose in città dal punto di vista musicale.
Riflessioni e nuovi progetti che non possono non partire dalla perdita di Stefano Facchielli, dell’incredibile energia che D.RaD riusciva a trasmettere al gruppo, provvedendo a definire il suono degli Almamegretta. «Il modo migliore per ricordare Stefano è continuare a suonare» dice Gennaro Tesone, fondatore della storica band. Una volta ci disse che secondo lui gli Alma avrebbero dovuto continuare a suonare anche senzapornmobile.online di noi. Aveva ragione, ma più di tutto conta il fatto che riusciamo ad essere un collettivo musicale». Con una line-up vocale composta adesso da due voci femminili, quelle di Patrizia Di Fiore e della più giovane Zaira, oltre a Lucariello. E poi Gianni Mantice, Mario Formisano e Gennaro Tesone. Ognuno con un proprio progetto nella testa, ognuno consapevole di trovare nella band un punto dove canalizzare le energie creative.
Nell album anche due brani inediti, “Cave Canem” e “Desert Tea”, nati durante il sound-check dei numerosi concerti realizzati dalla band lo scorso anno. «Sì, sono brani composti durante le prove - prosegueTesone - E questo dimostra ancora una volta che il collettivo è la nostra forza». Nonostante l'assenza di Raiz, in qualche modo sostituito da Lucariello. «Non credo di aver preso il posto di Raiz», intervieneil giovane cantante. «Sono solo la parte vocale ritmica del gruppo. Sul palco ci sono anche Patrizia Di Fiore e Zaira che rappresentano la parte più melodica. Certo, è difficile prendere il posto di Rino. Ricordo la prima volta in un concerto a Milano...».«All'inizio il pubblico era un po' disorientato», aggiunge Tesone. «Rino ha sicuramente un grosso carisma ma noi abbiamo puntato molto sul gruppo. Devo dire che questo doppio disco chiude un ciclo iniziato negli anni Novanta, chissà, forse è stato l'ultimo colpo di coda delle multinazionali. Purtroppo oggi non è così. Le major si ostinano ad investire in prodotti usa e getta, non favoriscono progetti e criminalizzano Internet. A Napoli, però, qualche colpa è attribuibile anche alle istituzioni. Si commette l'errore di puntare solo a grosse iniziative e in più si lasciano abbandonate non solo le periferie, ma lo stesso centro storico».
Eppure, per un periodo gli Almamegretta sono stati indicati come esponenti del "rinascimento napoletano". Noi non abbiamo fatto altro che rappresentare noi stessi, il caposaldo del nostro progetto era guardare alle altre culture e suonare con artisti di diversa estrazione. In questo eravamo in sintonia con la città. Adesso, invece, leggo che anche il sociologo De Masi ammette che a Napoli non c'è neanche più la famosa creatività...».
Prossimamente una nuova tournée della band ed un altro doppio Cd. «Sì, perché abbiamo pensato di pubblicare un lavoro che Stefano ha lasciato in sospeso. Da un lato avremo un album con i brani finiti di Stefano, dall'altro alcune sue composizioni incomplete e che noi abbiamo voluto integrare.
Aggiornato Giovedì, 08 Settembre 2005
Giornale: La Repubblica
LA STORICA BAND RIPRENDE LA SCENA DOPO L’ADDIO DEL LEADER E LA MORTE DI STEFANO FACCHIELLI
L'album si chiama Sciuoglie 'e cane: "Si tratta di brani estratti da prove: siamo un collettivo, non soltanto singoli artisti"
di Nino Marchesano
Un doppio album dal vivo per riprendersi la scena anche senza Raiz. Gli Almamegretta chiudono un capitolo della loro nuova carriera senza sedersi sugli allori, ma guardando al futuro, con nuove idee nella testa e con il ricordo di Stefano nel cuore. "Sciuoglie 'e cane Live 2004", questo il titolo del Cd dal vivo pubblicato dall'etichetta degli Alma "Sanacore" (distribuzione Self, al prezzo di 12,90 euro) offre l'opportunità alla storica cult-band napoletana degli anni Novanta di tracciare un bilancio e verificare lo stato delle cose in città dal punto di vista musicale.
Riflessioni e nuovi progetti che non possono non partire dalla perdita di Stefano Facchielli, dell’incredibile energia che D.RaD riusciva a trasmettere al gruppo, provvedendo a definire il suono degli Almamegretta. «Il modo migliore per ricordare Stefano è continuare a suonare» dice Gennaro Tesone, fondatore della storica band. Una volta ci disse che secondo lui gli Alma avrebbero dovuto continuare a suonare anche senzapornmobile.online di noi. Aveva ragione, ma più di tutto conta il fatto che riusciamo ad essere un collettivo musicale». Con una line-up vocale composta adesso da due voci femminili, quelle di Patrizia Di Fiore e della più giovane Zaira, oltre a Lucariello. E poi Gianni Mantice, Mario Formisano e Gennaro Tesone. Ognuno con un proprio progetto nella testa, ognuno consapevole di trovare nella band un punto dove canalizzare le energie creative.
Nell album anche due brani inediti, “Cave Canem” e “Desert Tea”, nati durante il sound-check dei numerosi concerti realizzati dalla band lo scorso anno. «Sì, sono brani composti durante le prove - prosegueTesone - E questo dimostra ancora una volta che il collettivo è la nostra forza». Nonostante l'assenza di Raiz, in qualche modo sostituito da Lucariello. «Non credo di aver preso il posto di Raiz», intervieneil giovane cantante. «Sono solo la parte vocale ritmica del gruppo. Sul palco ci sono anche Patrizia Di Fiore e Zaira che rappresentano la parte più melodica. Certo, è difficile prendere il posto di Rino. Ricordo la prima volta in un concerto a Milano...».«All'inizio il pubblico era un po' disorientato», aggiunge Tesone. «Rino ha sicuramente un grosso carisma ma noi abbiamo puntato molto sul gruppo. Devo dire che questo doppio disco chiude un ciclo iniziato negli anni Novanta, chissà, forse è stato l'ultimo colpo di coda delle multinazionali. Purtroppo oggi non è così. Le major si ostinano ad investire in prodotti usa e getta, non favoriscono progetti e criminalizzano Internet. A Napoli, però, qualche colpa è attribuibile anche alle istituzioni. Si commette l'errore di puntare solo a grosse iniziative e in più si lasciano abbandonate non solo le periferie, ma lo stesso centro storico».
Eppure, per un periodo gli Almamegretta sono stati indicati come esponenti del "rinascimento napoletano". Noi non abbiamo fatto altro che rappresentare noi stessi, il caposaldo del nostro progetto era guardare alle altre culture e suonare con artisti di diversa estrazione. In questo eravamo in sintonia con la città. Adesso, invece, leggo che anche il sociologo De Masi ammette che a Napoli non c'è neanche più la famosa creatività...».
Prossimamente una nuova tournée della band ed un altro doppio Cd. «Sì, perché abbiamo pensato di pubblicare un lavoro che Stefano ha lasciato in sospeso. Da un lato avremo un album con i brani finiti di Stefano, dall'altro alcune sue composizioni incomplete e che noi abbiamo voluto integrare.
Aggiornato Giovedì, 08 Settembre 2005