Album: 4/4
Data: ottobre 1999
Giornale: Tutto
LA RECENSIONE DEL MESE
QUARTO ALBUM PER LA BAND ITALIANA PIU' INTERNAZIONALE DEL MOMENTO
di Luca Valtorta
“Ho speso la maggior parte della mia vita credendo nelle verità di un guru di basso livello”, canta Raiss in Cheap Guru, il brano che apre il nuovo album degli Almamegretta. Piccolo manifesto di frustrazione quotidiana da cui ci si eleva col “sangue e l'anima” (per citare un brano che affonda nelle radici della storia musicale della band). 4/4, infatti, è un titolo che è tutto un programma: musica per ballare senza dubbio, in brani estenuanti come Mbikilì o, ancora più veloci, come Riboulez Le Kick in cui forse si riflette anche l'esperienza di collaborazione di Raiss con uno dei gruppi più importanti della scena elettronica mondiale: i Letfield, appena usciti con Rhythm And Stealth. Ma nel cd trovano posto anche brani divertenti come Sempre in stile rocksteady, canzoni d'amore viscerali come Brucia o la dolcissima Venus (che prosegue l’illuminazione di brani tipo En-Sof in Lingo), dub di presa immediata come OreMinutiSecondi, trip-hop Napoli-style come la bellissima Alta Fedeltà, mentre Chi avrebbe potuto farla il primo Pino Daniele. E poi ci sono la magia, con gli incredibili vocalizzi della sciamana di Tuva, Sainkho, a cui è dedicato un intero brano, Sainkho's Blues, e la preghiera di 'O mmeglio d'a vita che continua gli squarci di quotidianità raccontati in passato in canzoni come 'O bbuono e 'o malamentepornmobile e Gramigna. 4/4, insomma, è l'album più completo degli Almamegretta fino a questo momento, quello in cui vengono sintetizzate attitudini vecchie e nuove in chiave internazionale."
Aggiornato Sabato, 30 Luglio 2005
Data: ottobre 1999
Giornale: Tutto
LA RECENSIONE DEL MESE
QUARTO ALBUM PER LA BAND ITALIANA PIU' INTERNAZIONALE DEL MOMENTO
di Luca Valtorta
“Ho speso la maggior parte della mia vita credendo nelle verità di un guru di basso livello”, canta Raiss in Cheap Guru, il brano che apre il nuovo album degli Almamegretta. Piccolo manifesto di frustrazione quotidiana da cui ci si eleva col “sangue e l'anima” (per citare un brano che affonda nelle radici della storia musicale della band). 4/4, infatti, è un titolo che è tutto un programma: musica per ballare senza dubbio, in brani estenuanti come Mbikilì o, ancora più veloci, come Riboulez Le Kick in cui forse si riflette anche l'esperienza di collaborazione di Raiss con uno dei gruppi più importanti della scena elettronica mondiale: i Letfield, appena usciti con Rhythm And Stealth. Ma nel cd trovano posto anche brani divertenti come Sempre in stile rocksteady, canzoni d'amore viscerali come Brucia o la dolcissima Venus (che prosegue l’illuminazione di brani tipo En-Sof in Lingo), dub di presa immediata come OreMinutiSecondi, trip-hop Napoli-style come la bellissima Alta Fedeltà, mentre Chi avrebbe potuto farla il primo Pino Daniele. E poi ci sono la magia, con gli incredibili vocalizzi della sciamana di Tuva, Sainkho, a cui è dedicato un intero brano, Sainkho's Blues, e la preghiera di 'O mmeglio d'a vita che continua gli squarci di quotidianità raccontati in passato in canzoni come 'O bbuono e 'o malamentepornmobile e Gramigna. 4/4, insomma, è l'album più completo degli Almamegretta fino a questo momento, quello in cui vengono sintetizzate attitudini vecchie e nuove in chiave internazionale."
Aggiornato Sabato, 30 Luglio 2005