Esce oggi il nuovo album degli Almamegretta. Raiz ritorna in un brano insieme a vecchi e nuovi amici: da Horace Andy a Piero Brega
Ethno e dub, ecco Vulgus
Per gli Almamegretta il peggio sembra passato. Lo conferma Vulgus il nuovo album (da oggi nei negozi) della band napoletana che esce dall'empasse in cui era caduta dopo gli eventi che avevano caratterizzato e colpito il gruppo. «Certi drammi non si metabolizzano, si supera la fase più emotiva ma resta sempre il dolore, perché una perdita, come quella di Stefano è stata più umana che artistica». Così dice Gennaro T. - fondatore, percussionista ed artefice delle ritmiche degli Alma - ricordando Stefano "D.Rad" Facchielli scomparso in un incidente motociclistico nella notte tra il 31 ottobre ed il 1° novembre del 2004.
Se la perdita dell'architetto sonoro della band aveva creato confusione non da meno era stato l'abbandono del vocalist Raiz nel 2003. In Vulgus il cantante torna, anche se solo per un brano. «Il nostro rapporto - spiega Gennaro - è ottimo, è stata una separazione consensuale non segnata da pessime relazioni. Già altre volte avevamo suonato dal vivo. La nostra idea iniziale era di essere un collettivo - prosegue - e con Vulgus, con i suoi numerosi ospiti siamo arrivati alla realizzazione di questo concetto». Intorno al nucleo centrale composto da Gennaro T e Paolo Polcari ruotano numerosi ospiti, oltre a Raiz ci sono: Lucariello (il primo "sostituto" di Raiz), Horace Andy dei Massive Attack, Julie Higgins (già con la band ai tempi di Lingo), Piero Brega (fondatore de "Il Canzoniere del Lazio"), Peppe Lanzetta, Napo, amico londinese della band che rende omaggio a "D.Rad" e le vocalist Zaira e Marina Mulopulos. Il cast internazionale porta nuovamente gli Alma a superare Napoli che però resta il cuore pulsante della loro creatività.
«Vulgus - dice Gennaro a proposito del titolo dell'album - è inteso nel senso di popolo. Questo album raccoglie le voci di Napoli, che non è più una metropoli europea ma del terzo mondo». La storia partenopea scorre tra le tracce del disco e le generazioni del passato si uniscono a quelle del presente: Peppe Lanzetta e Pino Daniele (di cui rileggono Mo Basta del 1984) vengono traghettati dagli Alma nell'odierno mondo elettronico del dub e del reggae. «Sono artisti della generazione post terremoto, molto importanti per noi - confessa Gennaro - quelli che hanno portato la canzone napoletana a confrontarsi con altri stili. Dieci anni dopo anche noi abbiamo fatto lo stesso unendo l'anima partenopea con il reggae ed il dub». Con Vulgus (che Gennaro definisce un disco "ragionato e molto prodotto ispirato dal suono di D.Rad") gli Alma saranno in tour dal 5 aprile (da Perugia); il clou il 17 Luglio al Neapolis Festival di Napoli dove suoneranno con Raiz. Dopodi loro i Massive Attack: «Vorremmo per l'occasione - conclude Gennaro - fare qualcosa con Horace Andy. Magari proporre insieme Just Say Who il brano che lui canta sul disco». Una bella occasione.
Luca Trambusti