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Almamegretta

Napoli Più 28-03-08

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In arrivo il nuovo disco degli Almamegretta, sintesi di contaminazioni e ricerca musicale

Vulgus, suona la voce del popolo

Vulgus: popolo, radici, voci che viaggiano. Esce oggi il nuovo lavoro degli Almamegretta che della voce del popolo fanno da sempre musica, senza lasciarsi trascinare dalle tendenze del momento ed accogliendo generosamente nelle loro produzioni chiunque abbia voglia di partecipare con le proprie idee.
«Vulgus trae linfa dalla strada sia nei testi che nella musica - racconta Gennaro Tesone, nucleo, insieme a Paolo Polcari, della produzione del disco e del gruppo -, questa del resto è la direttiva più familiare agli Alma: raccogliere ritmi e melodie di posti diversi per posizione geografica e per musica e raccontare, quello che succede nella nostra città, nella nostra vita, ma anche ciò che succede nel resto del mondo». Il disco è invaso dalle collaborazioni, spicca l’intervento di Horace Andy vocalist dei Massive Attack, partecip anche Raiz in un nostalgico ritorno a casa, Peppe Lanzetta dà testo e voce al pezzo “Bum Bum”, poi c’è Piero Brega e non sono i soli.

Perché le collaborazioni?

«Perché Almamegretta è un collettivo musicale aperto a questa linea. Paolo e io ci siamo occupati della produzione e poi abbiamo lasciato che gli ospiti apportassero qualcosa secondo le proprie ispirazioni».

Quando siete apparsi sulla scena musicale la parola ricorrente era “contaminazione”, cosa vuol dire oggi e cosa è cambiato rispetto al passato?

«Oggi è un concetto più preciso e si sente un maggiore bisogno di contaminazione perché l’emigrazione è più diffusa e, guardandosi, intorno ci si rende conto che il mondo si esprime in mille modi diversi. Per noi è un’occasione di grande crescita culturale e lo è soprattutto per gli italiani che tendono sempre ad essere un po’ provinciali, più chiusi».

Interessante è il contributo di Mimmo Paladino: ancora una collaborazione dunque, da cosa è scaturita?

«Innanzitutto dall’amicizia che ci lega. Poi c’è una cosa importante che ci accomuna: il rapporto con la tradizione che non è di sudditanza, al contrario talvolta si fa conflitto, un conflitto che però si supera e si risolve in qualcosa di nuovo che comprende anche la tradizione stessa».

In Vulgus compare anche un’altra voce che racconta Napoli, quella di Lanzetta...

«La sua partecipazione è legata ai temi di cui si è sempre occupato - conclude Tesone - legati al vivere la città in un certo modo, come unmgrande insieme di potenzialità che però non riescono ad attualizzarsi».

Per chi ha apprezzato gli Almamegretta sin dall’inizio, ma non solo, l’appuntamento da non perdere è per il 17 luglio al Neapolis Festival: Almamegretta + Raiz in un concert-reunion.

ROBERTA DEL VAGLIO

Ultimo aggiornamento ( Martedì 28 Luglio 2020 12:04 )  

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