IL COLLETTIVO È APERTO LA CREATIVITÀ UN PO’ MENO
Napoli non suona più come una volta, firmato Almamegretta. Difficile dare torto al gruppo napoletano che in Vulgus prova a mettere a fuoco il presente in cui viviamo. Sempre più collettivo aperto, la formazione ritrova per l’occasione Raiz, Paolo Polcari e Mario Formisano. La magia di dieci anni fa però è lontana. Salvo alcuni episodi gli Almamegretta sembrano aver smarrito quel percorso che univa tradizione, dub, trip hop e canzone. Negli oltre 65 minuti c’è di tutto, dalla cover di Pino Daniele (Mo Basta) alle influenze rap e reggae, dalla sperimentazione audace con Peppe Lanzetta (Bum Bum) alla forma-canzone pornmobile.onlinepiù classica. Tanto, troppo. Ma, soprattutto, fuori pista.
Alfredo d’Agnese