Tanto per iniziare con “Vulgus” assistiamo al ritorno a casa, almeno per una traccia, del figliol prodigo Raiz. Apparentemente la grinta e l’eclettismo dell’ensemble partenopeo sono rimasti quelli di “Sole” ma in Guarda annanz’ troviamo molto di più che la calda sicurezza di un passato che, per quanto mitico, rimane pur sempre l’ombra di un fulgido presente. Una sequenza serrata di ipnotici ritmi etnici anima pesanti ingranaggi spazzando via la spessa e asfissiante coltre di ruggine del tempo. Non c’è neanche il tempo per riprendersi ed ecco l’inconfondibile voce soul in falsetto di Horace “Spleepy” Andy battezzare con grazia Just Say Who (presente anche in versione remix). Impigliata in un fitta ragnatela di meridiani e paralleli, la mente perde le ultime certezze geografiche: Napoli come Bristol prima di diventare Kingston. Ammettiamolo, i Massive Attack non sono mai stati così vicini! A questo punto tocca alla verace ugola di Zaira (Primavera nova) in coro con quelle di Marina Mulopulos (What Have You Done) e Lucariello (Pompei Day) raddrizzare l’ago della bussola e completare un collage etnico senza eguali nel panorama discografico italiano.
di Matteo Ceschi