Durante gli anni Novanta sono stati una delle formazioni più innovative della scena italiana, l'unica
con un suono veramente internazionale.
I cambi di formazione, l'uscita di Raiz e la scomparsa di Stefano D.Radhanno segnato le sorti
della band negli ultimi anni, ma il loro percorso artistico non si è fermato, anche se questo disco
non mostra particolari novità nel suono e nell'atmosfera.
Gli elementi del “suono Alma” rimangono gli stessi: in un sostrato di canzone popolare e reggae,
si inseriscono le contaminazioni bristoliane.
Il risultato è l'inconfondibile elettrodub che inpassato aveva trovato una collocazione importante
nella scena europea, stavolta con il contributo di tante voci diverse per sensibilità, lingua e interpretazione.
Oltre a quella di Lucariello spiccano le voci di Raiz, inconfondibile per timbro, colore e intensità, e del giamaicano
Horace Andy, già tante volte ospite dei Massive Attack. La musica degli Alma non si è evoluta
dagli ultimi episodi, ma il livello era già alto, perciò in attesa della reuniondella prossima estate
possiamo ascoltare questo album molto volentieri.
(C.G.)